28 agosto 2009

tutto passa e lascia un segno

tutto passa

tutto passa e lascia un segno
indelebile
l'eterno è morto
sepolto sotto il fiume del tempo
non restano che luoghi e momenti
ricordi sbiaditi e accatastati
è il momento di ripartire da sè
dall'unità minima
dai telefoni che non suonano
dalle notti solitarie
dalle corsie preferenziali
dalle soste momentanee
senza vincoli nè certezze
è il momento di ricominciare a prendere
senza preoccuparsi di dare
riprendere i vecchi vizi
ingozzarsi di vita fino allo sfinimento
dimenticarsi i nomi e le strade
anche quelle del ritorno
dove si dovrebbe ritornare?
non c'è più un luogo che ci appartenga
nè qualcuno ad aspettare
allora via
di corsa verso il nulla
a piedi nudi sull'asfalto bagnato
fermarsi un attimo
arraffare tutto e poi scappare
non c'è nessuno da tradire
l'abbondanza è quindi lecita
la varietà è la morte della noia
non dà spazio ai legami
nè permette la stabilità
e allora prego, c'è spazio per tutti
ma a nessuno è permesso di restare

5 commenti:

  1. ricordi che sbiadiscono ogni verità..
    tutto lotano da qui..
    e chissà perchè sia lontano e non sia potuto essere qua..
    complimenti davvero..

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  2. Ci troviamo in mezzo, nell'occhio del ciclone, dove tutto è fermo e il nulla ci ingloba. Dobbiamo scegliere la nostra strada per non perire in questo nulla. C'è ci esce arraffa e scappa perchè la vita l'ha deluso e prende quello che c'è in abbondanza e senza tradimento. C'è chi rimane nel nulla a guardare e spera che nessuno se ne accorga, c'è chi esce da quel turbine e riesce a tornare nella vita normale. Quanto lo invidio. Sane emozioni, sano essere, sana vita. Io non riesco a schierarmi, non riesco ad arraffare la vita, non riesco a stare ferme e non sono normale. Troverò un'altra strada che non sarà acclamata dalla folla, che forse nessuno ha mai battuto. Ma troverò la mia strada che anche solo per un infinito attimo mi donerà quello di cui ho bisogno. Due occhi in cui guardare.

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  3. Il tuo, più che un post, sembra essere una filosofia di vita. Me ne sono passate tante addosso e sono piena di segni e, ti dico la verità, vorrei davvero vivere così, anche un giorno solo mi basterebbe. Arraffare tutto quanto, prendere senza dare e poi correre lontano da tutto, perché i legami non esistono... condividere senza unire.

    P.S. perdona la mia assenza :)

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  4. nell'occhio del ciclone non si sta poi così male. un attimo di calma con il caos tutto intorno. si ha il tempo di valutare il tutto e di avere di nuovo nostalgia del movimento continuo. quando si è in mezzo all'inarrestabile sbattersi da una parte e dall'altra, si ha di nuovo voglia di trovare una propria stabilità. da scovare in quei due occhi da guardare. ma sono pochi i luoghi dell'anima in cui ci sente davvero a casa e in cui la voglia di muoversi si attenua. "ci restano tra le mani i vetri in frantumi delle nostre amicizie e dei nostri amori. ma non lacerano la pelle. ci vuole ben altro per far sgorgare il sangue e provocare ferite. a forza di tagliarmi mi si è ispessita la pelle. così come il cuore". chi per noi non è importante non può farci del male. il dolore che possiamo dare a chi per noi non è importante neanche ci sfiora. sarà cinismo o egoismo o chiamatelo come volete. non è una filosofia di vita. è una vita. è la vita. è un modo di vivere. o di sopravvivere.

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  5. Complimenti, davvero bella!

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