29 aprile 2009

voglio tagliare i ponti con il passato..così mi dicevi..e bombardavi i ponti con il futuro. attaccavi volantini con la scritta wanted..con sopra la tua foto. perchè ti eri persa e volevi ritovarti. adesso dici di sentirti confusa..e per stare bene ti confondi tra la folla. hai gettato sotto un treno tutti i tuoi buoni propositi. e sarà che ci piove ancora dentro..come quando alzavamo il volume dello stereo per non sentire i nostri silenzi..e ci tagliavamo il cuore perchè non c'era nient'altro da fare. e io non ho ancora trovato uno spacciatore che mi venda un altro amore chimico. e adesso me lo dico da solo..smettila di pensare, fatti. e le nostre facce distorte nelle foto con persone che non conosciamo più..questi rapporti interpersonali che muoiono all'alba. che non ricordo come, non ricordo dove e non ricordo chi..e finiva sempre che ridevamo..ma era plastica..era tutta plastica. riciclare i sorrisi che ci davano gli altri..e i litri di campari e chili di arance per sopravvivere a quelle serate di allegria riflessa.. mettere da parte i pensieri più astratti per non sembrare mostri anormali. e imparare a parlare e a sorridere..fuggire all'apatia e ai lampioni che si spengono a mezzanotte.

6 aprile 2009

"fa' che non parli di me"

sono il colpevole che dice la verità. quindi baciami, bambina mia. tutto quello che voglio da te è solo il pistacchio. cambia una lettera e cerca di capire il gioco di parole. altrimenti non farmi perdere tempo. ho già un'altra sineddoche che mi aspetta. quì non si perde tempo, quando si tratta di piacere fisico. in casa si può anche fare ma in trasferta è tutta un'altra cosa. ci si gioca tutto e subito. non c'è niente da perdere e il risultato è spesso positivo. ci si lancia sulle prede ad occhi chiusi. sarà per via del fascino dell'artista. o forse solo della simpatia dell'alcolista. chi se ne frega. l'importante è andare in buca. ma poi? quando la corazza ha un punto debole? lo so, sono meglio le sensazioni che i sentimenti. hai ragione tu, mio ricordo lontano che forse mi piacerebbe tornasse presente. ma i sentienti sono tutta un'altra cosa. non so più se ne vale la pena ma sono sempre e comunque un'altra cosa. e tu che sei quì, perchè non parli? perchè non provi ad andare un pò più a fondo?. se non ce la fai, allora resterai per sempre Alice. Mara invece c'è ma il caso ci vuole vicini ma comunque distanti. almeno finchè non tornerà settembre e porterà una città nuova. e allora, chi resta? non lo so. resta il mio vagare tra le labbra, grandi e piccole. restano le mie celebri parole del cazzo. e questa bottiglia ormai vuota. sono colpevole di tutti i peccati capitali. ma dico la verità. quindi baciami, bambina mia, che te ne pentirai.

3 aprile 2009

manteniamoci bassi, va' bene così


e non avremo mai più rimorsi. rimpianti si ma rimorsi mai. il vecchio Bonnot aveva perfettamente ragione. e come Platano ce lo tatueremo a vita ma non sul braccio destro, dentro il cuore, marchiato a fuoco sull'anima. dedicami un altro quadro dipinto sul cartone. ti dedicherò un'altra poesia chimica scritta su un tovagliolo del bar. un altro caffè macchiato senza schiuma, grazie. hanno dovuto drogarmi per farmi rimaner sveglio. adesso l'hai capita o no? allora andiamo a vedere l'alba da Mondello e te lo spiego. ma fermami se comincio a parlarti di esposizioni, lunghezze focali, tempi di scatto e aperture di diaframmi. non vorrei diventare troppo interessante. manteniamoci bassi, che così va' bene. del tipo aaahhhh, l'ha visto anche lei? tanto, sei solo la troia che mi scopo in questi giorni. niente di più. ma no, non offenderti, in realtà sono io la troia. quella che si vende a chiunque e per qualunque cifra. cosa sono gli ideali? io me lo sono scordato. li abbiamo venduti tutti durante i saldi di fine stagione. adesso, non ci resta che aspettare un'altra stagione del terrore. nel frattempo stiamocene buoni buoni nella nostra infinita inferiorità numerica. e ridiamo in faccia alla maggioranza del senso comune. oppure non sforziamoci affatto. digli solo: lascia stare, non puoi capire. perchè non ci resta altro da fare che rifugiarci nell'arte. e dentro di essa nascondere le pistole, le bombe e le pietre. lì non possono fermarci, perchè pagano il prezzo dell'ignoranza. e allora, chi è che si è venduto? e a cosa? comunque, lascia stare. tanto non puoi capire