28 ottobre 2009

sezioni le mie parole
come vorrei facessi
con la mia
carne

1 commento:

  1. Estremamente eccitante veder scorrere brillanti rivoli rossi laddove ora solo parole accarezzano la tua pelle.
    E la paura non arriverebbe nell'immergere i tuoi occhi nei miei, ma nella consapevolezza pura che regole non esistono e che, questa volta, potrebbe non esserci nessuno a fermare ciò che non vogliamo sia fermato.
    Perchè la fame non si placa con le briciole dei nostri esseri o con i contorni di pagine già scritte. A volte non fa altro che amplificare il nostro dolore che dall'interno ci divora cercando una rabbia che conosciamo nelle impronte delle nostre mani e nelle mani di chi alle spalle ci ha fermato.
    E non ci sarebbe miglior cura a questa continua ricerca, che fondersi, smettendo di sezionare le tue parole e toccando ora la carne, facendola battere sotto le mani, non premeditando ne commisurando l'immediato futuro.

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