strappate e bruciate quasi tutte le foto appese alle pareti. svuotati i cassetti di tutte le splendide parole e anche quelle di merda accumulate in anni di splendida vita del cazzo. restano macchie di vuoto sui muri ingialliti dalle migliaia e migliaia di sigarette bruciate nelle notti insonni. resta la polvere che non abbiamo voluto spazzare via perchè tanto questa non è mai stata la nostra casa e mai lo sarà. resterà soltanto qualche splendido ricordo a braccetto con i ricordi più brutti vissuti fino ad ora. e sarà forse che non riusciamo mai ad arrenderci ma chiudiamo per l'ultima volta questa porta senza alcun rimipanto. senza nessuna nostalgia. sono tempi passati e va' bene così. che queste stanze sono intrise di mille sensazioni, mille gioie, mille peccati. le notti ad inacidirsi, ad affumicarsi, ad estasiarsi, a respirare attraverso banconote perchè avevamo voglia di scoprire qualcosa di nuovo. le notti ad annusarsi, a sfiorarsi, a scoprirsi, a studiarsi, ad entrarci dentro e violentarci amandoci perchè senza averne voglia avevamo scoperto qualcosa di nuovo. abbiamo fatto tutto qua dentro e adesso chiudiamo la porta e buttiamo via la chiave. diciamo addio a questa città di merda che una città non è. ma sappiamo che non cambierà mai niente. perchè puoi cambiare posto in cui vivere ma non puoi cambiare mai il tuo modo di vivere. a meno che tu non ti renda umano. a meno che tu non ti riscopra umanamente normale. sociale, amichevole, servizievole, buono, schiavo, illuso, semplice, pieghevole, plasmabile. morto. e forse avrai anche ragione tu, a dirmi che delle persone non ne so un cazzo. che mi sbaglio, a credere che siano così inutili e sbagliate. che a differenza mia loro vivono perchè vivono semplicemente. potresti anche aver ragione tu, a dirmi che mi sbaglio ad odiare chi crede in dio, a dirmi che lo fanno solo perchè ne hanno bisogno e che in questo non c'è niente di male. forse farai bene tu, ad aprrezzare questi esseri che a me procurano solo rabbia. ma "non sei riuscita a cambiarmi. non ti ho cambiata, lo sai". purtroppo. e non sono mai riuscito a farti capire che senso hanno i miei pregiudizi culturali. e non sono mai riuscito a spiegarti e a spiegarmi da dove nasce tutto questo odio. tutto questo rancore che non ha neanche la voglia di tramutarsi in un atto pratico. ma tanto non è il momento per queste cose. adesso è tempo di pensare solo e soltanto a sè stessi. cinico, certo, come sempre. me lo avete insegnato voi senza volerlo. adesso è tempo di una nuova cicatrice e di una nuova bruciatura. sai cosa vuol dire. forse.
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vorrei buttarmi in un cassetto dell'immondizia..
RispondiEliminastanca di me e della mia anormalità umana..
stanca di una condizione vitale della gente che mi attornia che va a puttane,malgrado la mia larga visione di vita,amo i ruoli,che vanno inesorabilmente a farsi fottere..
vorrei i tempi di una volta,allora si che forse le spiegazionei ce le avevamo,invece di bruciarsi per via di sentimenti,ci potevamo bruciare per via di drgohe a concerti hippie.
Sarebbe stato meglio,forse.
in tutta sincerità, mi è sempre stata decisamente sul cazzo la cultura hippie. la trovo estremamente ipocrita. e l'ipocrisia è una delle cose che più detesto. odio i ruoli. o almeno, chi ne vuole uno se lo tenga pure stretto, io non ne ho e non ne voglio. e le droghe..nonostante il mio pensiero su di esse dovrebbe essere ormai chiaro, dati tutti i post precedenti, preferisco di gran lunga bruciare di VITA, con tutto ciò che questa scelta comporta. con le droghe non si brucia, si spengono le gioie e, ancor di più, i dolori che abbiamo dentro.
RispondiEliminaForse provo anch'io questa sensazione, tutte le volte che passeggio per le strade in cui sono stata con te e soffro come allora. Credevo di riuscire a dimenticarla tanta sofferenza ma non posso, anche se credevo di aver smesso. Le bruciature rimangono, li sul ventre, a ricordartela, tutte le volte che ti guardi allo specchio. beh, almeno tu hai avuto un'ultima volta in quella stanza intrisa di ricordi. Ma quel luogo è anche mio. MM
RispondiEliminale bruciature ci sono proprio per questo, è il motivo per cui sono state fatte. per ricordarci che, almeno ua volta nella vita abbiamo sofferto davvero. il che ci ha reso vivi, come pochi altri. come in pochi altri momenti. tutte le volte che ci guardiamo allo specchio è già una fortuna se riusciamo a riconoscerci. perchè non siamo riusciti a cambiarci ma "sono riusciti a cambiarci, lo sai". se in meglio o in peggio non importa. e adesso che per me fuori sono solo strade nuove, vicoli violenti e sanguinanti, spacciatori, ladri, puttane e gente amorevole, non c'è più molto tempo di accatastare i ricordi. si incidono l'uno sull'altro. forse è questa la soluzione per non provare più quella sensazione. sovrapporre continuamente il vecchio con il nuovo.
RispondiEliminaps.adesso mi sa che vado a rinnovare la mia.