24 settembre 2009

per strade da inventare

..per queste strade brulicanti di suoni, colori e corpi in movimento..voi correte..
..mentre a me piace camminare..
..piano..
..e lasciare la mente libera di affogare tra le mie nuvole di sogni e di ricordi..
..un viso appare in dissolvenza..
..mentre le lacrime non passano dagli occhi e mi piovono dentro.. così tante.. che si accumulano e formano un lago di rimpianti..
..in queste strade la vita mi scorre intorno..io la osservo..ma non voglio sentirla..
..mi basta quella che mi brucia dentro..quella che mi tenta..e io non so resisterle..devo toccarla anche se brucia e fa male..con il suo fuoco devo giocarci..
..e allora..facciamo finta che sia un gioco..e allora me la gioco..fino alla fine..rischiando tutto..


Le cose che se ne vanno e non ritorneranno
le lacrime che non abbiamo pianto e abbiamo dentro
i baci che non abbiam potuto trattenere
e che ci restano tra i sogni come nuvole di miele
le notti in cui abbiamo guardato oltre le stelle
la musica che ci siamo tatuati sulla pelle
i fuochi che c’hanno riscaldato e poi bruciato
ma noi ci abbiam giocato …


..in questa partita con la vita..c’è chi si trova in mano carte buone..e non sa riconoscerle..
..io ho sempre avuto carte discrete..ma non ho mai..mai..passato una mano..
..il trucco sta nel capire quando è il momento di alzarsi e cambiare tavolo..uno a caso..
..e allora viaggio senza meta..come un rabdomante in cerca di vita..e mi fermo solo quando l’anima inizia a tremare..
..e continuo a viaggiare..anche se il biglietto..io..non ce l’ho..
..e sfuggo ai controllori..a chi cerca di fermare questo mio vagabondare per il mondo e per le sensazioni..
..perchè non è che l’inizio..ogni volta è sempre un nuovo inizio..senza aver mai smesso..
..e quando queste strade le avrò conosciute a memoria..me ne andrò..e se non dovesse più esserci un’altra strada..semplicemente..me la inventerò..


Le carte che non abbiam giocato ed eran buone
la luna che si nasconde in fondo a una canzone
il viaggio di chi non ha biglietto e non ha meta
e vagabonda per il mondo con il passo di un profeta
chi smette e non ha avuto il tempo di iniziare
chi sbaglia e non sa che c’è concesso anche sbagliare
le strade battute troppe volte e dopo andare
per strade da inventare …



..e ogni tanto mi fermo..
..mi fermo per un giorno in un bar..
..mi fermo per una notte nel letto di una puttana..
..mi fermo per un’intera vita in questo mondo..
..mi fermo a sentire le mie viscere contorcersi quando questa vita non mi piace..
..e allora la impasto, la mescolo, la giro e la rigiro, la prendo a calci e pugni per farle cambiare forma e farla diventare come la vorrei..
..ogni tanto sbaglio..commetto qualche errore..
..cado e mi rompo un braccio, una gamba, mi rompo la testa..il cuore..
..ma tutto si aggiusta..anche questi dolori..servono..
..anche ferirsi un dito con le spine della vita..serve..
..quel sangue che gocciola..è l’esperienza..
..quel sangue annaffia e fa crescere il fiore della conoscenza che ci portiamo dentro..
..non bisogna aver paura di farsi del male..
..tu ce l’hai, la paura di farti del male?..
..io no..io non so più neanche cosa sia..la paura..tanto mi sono fatto male..
..e ho il coraggio di rischiare..per sapere cosa sia..davvero..la vita..
..e me ne vado per queste strade..come un pazzo..che cerca di afferrare con le mani..l’aria.



Chi cerca di far la vita come la vorrebbe
ballando con i suoi tanti errori e la sua febbre
cercando di non svilirla troppo tra la gente
nell’assurdità dei giorni nel gestire delle ciance
le spine che troveremo dentro l’esperienza
son fiori che schiuderemo con la conoscenza
le cose che ci sarà concesso di sapere
solo a saper rischiare …





le belle parole in versi riportate in corsivo sono di Salvatore Muschio. le cazzate in similprosa sono mie. il Santo al Contrario non concede dediche, per timore di apparire troppo reale. quindi, per una volta, si intromette Manuel, che mentre preme il testo "pubblica post" pensa a chi si inventa nuove strade e, soprattutto, a chi commette errori ma ha il coraggio di rischiare pur di provare a conoscere cosa sia, davvero, la vita. e pensa in particolare a due persone: una che se ne andrà lontano (buona fortuna, davvero) e una che è già lontana ma più vicina di quanto gli sia mai stato chi lo ha toccato fisicamente .

3 commenti:

  1. E io che volevo bestemiare pubblicamente il Santo al Contrario..Manuel,per l'ennesima volta, mi hai sconvolto..e ho il coraggio di rischiare..per sapere cosa sia..davvero..la vita..Grazie..Ti Voglio Bene!

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  2. chi mi sconvolge siete voi (o forse noi) che avete il coraggio di rischiare per vivere davvero. al contrario di chi ha paura e si accontenta dell'ipocrisia di ciò che gli fa più comodo (non ci sono riferimenti a nessuno in particolare). per fortuna che ci sono anche Madonne al Contrario, altrimenti non avrei di che scrivere. nè di che vivere.

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  3. C'è un posto dove possiamo ammirare il mare, uno scoglio appoggiato. Ci sono colori, suoni e odori frizzanti. Il sole consuma la pelle ardente di vita che si scurisce per poter essere più forte e reagire. Gli occhi si fanno socchiusi, i capelli ricci si muovono lentamente ondeggiando con lo stesso ritmo del mare.

    Esiste un posto dove possiamo scendere, camminare nelle sue viscere e dove la luce non ne ha mai baciato le mura. Si accendono fiaccole per poter entrare, l'aria non odora di vita, ma di eternità. E i lunghi capelli neri accarezzando queste pietre, riportano immensità in ogni rintocco di passi. E gli occhi si aprono di un azzurro vitreo mai visto, scrutano suoni impregnati di fine.

    Unico mare di chi non l'ha.

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