11 luglio 2009

come un santo al contrario

sarà che non conosco più gli orari dei tuoi voli. ma questa indifferenza mi porta sempre più lontano. e adesso mi invento pure un futuro tutto nuovo. in un luogo lontano da quì dove non ci sono ricordi e nessuna immagine dal passato. in una nuova gabbia di palazzi e cemento. una città ancora più grande. con più rumori, più strade in cui perdersi e più buchi in cui rinchiudersi e rovinarsi il corpo. l'animo inizierà di nuovo a vomitare parole. le parole.. quelle non ci abbandonano mai, non finiscono mai. ci tengono compagnia nelle notti oscure di questa felicità a sbalzi. mi restano tra le mani i vetri in frantumi delle nostre amicizie e dei nostri amori. ma non lacerano la carne. ci vuol ben altro per provocare ferite e far sgorgare il sangue. a forza di tagliarmi mi si è ispessita la pelle. così come il cuore. adesso mi ci vuole una dose più forte di sensazioni perchè possano tramutarsi in sentimenti. non mi basta più un amore dolce e a bassa voce. voglio un amore chimico. come quando mi guardavi e mi dicevi: smettila di pensare, facciamoci. e giù un altra pillolina. un altro pezzettino di carta stto la lingua. un altro laccio emostatico stretto al braccio. ci distruggevamo il corpo per salvarci l'anima. e le nostre madri piangevano guardandoci negli occhi incavati. ci stavamo perdendo la vita. ci stavamo perdendo il suo sapore più fresco e pulito. ma adesso io lo sento. ora che tu sei lontana e io non conosco più gli orari dei tuoi voli, lo sento. ma sento anche la sua puzza e il suo sapore di merda. e continuo a distruggermi il corpo per salvarmi l'anima. come un santo al contrario..che non crede più in Dio.

7 commenti:

  1. Non ho trovato il modo di salvarmi l'Anima. Non c'è nulla che possa fermare i miei pensieri nefasti dal dannarmi l'Anima. Altro non posso fare che ripercorrere le mie ferite con un coltello più affilato di prima. Provocare da me stessa il dolore che gli altri hanno perseverato sulla mia pelle per far si che quello che sento dentro venga espiato. E per ogni danno se ne aggiunge un altro che ispessisce l'epidermide e fa si che la volta successiva la mia voglia di dolore sia ancora più grande. Un Santo al Contraro e una detentrice delle Chiavi dell'Inferno, che strano connubio per due esseri differenti che cercano comunque la stessa cosa. Maggiore potenza delle emozioni per togliere da dentro quel senso di vuoto che gli altri non riescono a comprendere, che ci guardano scuotendo la testa perchè per loro non comprendiamo che cosa abbiamo accanto. Quel qualcosa che in qualche modo ci dovrebbe bastare, ma che non fa per noi, se non stimolare ancora di più quella fame interna, quel tarlo lacerante, che solo inbattendoci in situazioni estreme possiamo sedare.
    Sono venuta nella tua casa e ho trovato cibo per la mia fame. Cibo amaro che conosco, coltelli affilati dove passare le mi braccia. Ho un sorriso sulle labbra, ma non è altro che amara comprensione.
    Ora, prestami la tua lama. Voglio conoscere il suo sapore.

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  2. Iniziai per gioco che ero un bambino ,forse più attratto dalla curiosità che dal vero dolore,fatto sta che comunque cercavo l'estremo della mia possibilità,camminando su cornicioni ai bordi del vuoto,infilando le dita nelle prese elettriche,lanciandomi dalla poltrona per sbattere il torace e perdere il fiato e svenire.POi crescendo ho amato le lame,i coltelli,i tagli.Quando il sangue corre veloce,l'adrenalina lo accellera,che sia rabbia,che sia passione,il mio liquido vitale vuole uscire da me,esplodere,rigurgitare quel dolore che ha dentro in piacere.Visto da chi non sa e non vuole eo non può capire sembra una follia,eppure sono riuscito a trasportare in tutto questo,a fare unire a questo mip essere la dolcezza e quando la lama recide i lembi della pelle e li strappa ciò che provoca in me è una carezza e un morso diventa un bacio e la rabbia gli da potenza e non urlo il dolore,ma lo accolgo con sospiro profondo.

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  3. Sono talmente assuefatta dal dolore che quello che mi provocano gli altri non mi basta più... ne voglio ancora e ancora e ancora...
    I miei occhi hanno visto cose che si ripresentano sotto forma di incubi ogni notte, le mie orecchie hanno sentito cose che hanno lasciato un eco che si ripete nella mia mente come una cantilena costante, la mia bocca ha assaggiato tanto dell'amarezza della vita che ora conosce solo quel sapore...

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  4. ho la cicatrice di una bruciatura di sigaretta sul polso sinistro. è lì da sei anni e ogni tanto la ravvivo. fin'ora, solo una persona ne conosce il significato. sentirsi diverso dagli altri perchè con il dolore fisico si riesce a calmare il dolore interiore. sentirsi più forte degli altri perchè dal dolore si riresce a ricavare la propria forza. la mia lama ha il sapore metallico della tristezza misto al dolce della gioia. che scrivo per spingerli a resistere e invece loro piangono. scrivo per opposti, perchè è così che bisognerebbe procedere, e loro vedono solo i lati negativi. che il dolore serve per farti sentire vivo e dare senso alla felicità.

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  5. Il dolore....io il dolore non lo sento più. Purtroppo ne ho sentito talmente tanto che sono diventata una roccia..niente e nessuno riuscirà più a farmi del male..e questa forse è la cosa pù brutta del mondo! "io non ho sentimenti...solo sensazioni" MST

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  6. "non ci resta che scoppiare a ridere a dirotto"..lo faremo insieme al prossimo martini..

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