18 luglio 2009
qualcos'altro che semplice esistere
poteva andare peggio. potevamo innamorarci, restare insieme tutta la vita ed essere felici per sempre. poteva diventare una splendida favola. ma per fortuna tutto ha una fine. a volte prima ancora di avere un vero e proprio inizio. fortunatamente a volte ci si ferma all'incipit. quando è ancora tutto bello. quando tutti i nostri sogni sono legna che brucia per i nostri falò distruttivi. diventiamo grandi ma non troppo. è quella strana sensazione di aver perso l'innocenza. di essere diventati uomini, donne. di essere diventati qualcos'altro che semplice esistere. avevamo in mano le carte buone per perdere la partita. e invece abbiamo approfittato di tutte le occasioni mediocri. nei quartieri senza leggi di quella città crollata senza scosse. in questo sputo di case e persone in riva al mare. nel silenzio che si allunga in un tempo breve. misurarci le distanze con le lacrime. nonostante il sole. nonostante il mare. nonostante i solchi che scaviamo. le cosce aperte di queste troie da una notte sono la mia trincea. il mio bunker sotterraneo antiamore. un Santo al Contrario prega madonne puttane dalle bocche che fanno miracoli. il suo cristo è crocefisso non con i chiodi ma con le siringhe. la sua acquasanta per benedire le notti sa di martini. un Santo al Contrario non ha altro dio che sè stesso. ma poteva andare peggio. potevamo nascere normali. gente comune. e invece siamo nati vivi. qualcos'altro che semplice esistere. e raramente ci poniamo la domanda se sia un pregio o una condanna.
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Già siamo nati vivi,inadatti a ciò che prefigge la società,piena di regole,di costumi,di sarebbe meglio fare...La convenienza non ha importanza e spesso ci viene ripetuto che siamo lontani dal buon senso,come se non essere se stessi,ma solo un duplicato di qulcosaltro fosse buonsenso.Essere vivi ci fa essere affascinanti,ci si perde in questa vita,vissuta nei dettagli,nella sua completezza senza lasciare nulla al caso,spesso si viene abbandonati,perchè ingestibili,perchè si vola troppo in alto e poi non tutti non soffrono di vertigini.
RispondiEliminaSai un mese fa più o meno era il mio compleanno,questanno sulla carta 43 nello spirito e nel reale scendiamo molto al di sotto,comunque i miei genitori si sono trovati spiazzati,dal mio eternodisallineamento e destabilizzazione,quando ricordando l'orario in cui misi piede su questa terra li ho guardati e gli ho chiesto"giorno benedetto o giorno maledetto?"
Devo ancora avere risposta.
"un Santo al Contrario non ha altro dio che sè stesso. ma poteva andare peggio. potevamo nascere normali. gente comune. e invece siamo nati vivi. qualcos'altro che semplice esistere. e raramente ci poniamo la domanda se sia un pregio o una condanna."
RispondiEliminaE' che per la gente normale (se di normalità si può parlare" noi siamo sbagliati... è che il nostro riflettere a volte spaventa... è che solo chi ha provato il vero dolore sulla propria carne può dirsi realmente vivo...
io sono viva eppure mi fanno morire ogni giorno...
hai ragione, poteva andare peggio... eppure continuo ad accontentarmi...
P.S. ho provato a mandarti una mail ma non ci sono riuscita... boh... avrei piacere di contattarti, ma non conosco il modo per farlo :(
stupendo, semplicemente così stupendo e reale
RispondiEliminaniente... passavo di qua... avevo semplicemente bisogno della mia dose giornaliera...
RispondiEliminache cosa stupida è l'uomo e la sua vita.
RispondiEliminasperiamo ci sia altro...
non credo che la vita, quando è vita vera, sia stupida. non esiste neanche una definizione valida di cosa sia davvero la vita. si può definire cosa sia "esistere" ma difficilmente possiamo spiegare cosa voglia dire "vivere". ognuno lo fa nel modo che ritiene più valido o nel modo in cui riesce meglio oppure,semplicemente, lo fa senza pensarci.
RispondiEliminala maggior parte di queste parole mi rimbombano dentro in questo momento calzando divinamente.
RispondiEliminai miei complimenti.