27 giugno 2009

"questo è tutto ciò che abbiamo fatto: abbiamo giocato, come a mamma e papà"

amare a caso perchè non c'è nient'altro da fare. restare a scopare fuori casa e risvegliarsi in letti sconosciuti. letti disfatti in cui ci si è addormentati fatti. e tu sei così gentile da portarmi il campari a letto. così delicata da svegliarmi con un bacio a bocca aperta molto particolare. e quel buongiorno a bocca sporca che viene dal basso. così pornograficamente amorevole. perchè non ci siamo mai detti quelle due parole. perchè non abbiamo mai passeggiato mano nella mano. ci siemo sempre tenuti le nostre insicurezze. mettendo da parte ogni goccia di mare caduta dal cielo. senza chiederci mai di capirci. abbiamo solo sperato di rapirci. incendiando le notti dei nostri incontri occasionali. evitando l'inutilità degli scontri patetici. le discussioni importanti lasciamole a chi si ama nel senso comune. che si tengano pure tutte le ipocrisie di coppia. a noi bastano i morsi senza rimorsi. le passeggiate urbane in cerca di uno spacciatore. e tenersi la fronte per vomitare meglio. gettarci nudi nel mare notturno per riprenderci dagli eccessi di vita. e vivere ogni giorno come se fosse il primo. oppure l'ultimo, come preferisci. mentre i ricordi si disperdono e ci si disconosce ogni giorno di più. che in fondo era solo una scena di un film fatto in casa. una lunga scena ma pur sempre e soltanto un frammento. buona la prima. adesso via con le comparse.

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