23 giugno 2009
la tua presenza è piacevole come il bacio di una zanzara
in queste notti estive, che il caldo ti si appiccica addosso, vai a dormire che la notte è già giorno. butti tutti i vestiti sulla sedia accanto al letto, chiudi la luce e chiudi gli occhi. silenzio. pochi attimi di silenzio. e una zanzara inizia a ronzarti attorno. la senti volare nell'aria, in cerca del punto giusto della tua pelle su cui poggiarsi e iniziare a succhiare un po' del tuo sangue. un po' di quel sangue che di questo periodo contiene sempre una buona percentuale di birra, campari, gin, vodka, tequila, rum. sorridi. fantasticando sul fatto che se i carabinieri fermassero quella zanzara a un posto di blocco, l'arresterebbero per volo in stato di ebbrezza. ciò non diminuisce il fastidio che quella zanzara ti dà. quell'insignificante insetto che si ostina a ronzarti attorno. la tua presenza dà lo stesso fastidio di quella zanzara. la tua presenza è piacevole come lo è un suo bacio. quella zanzara adesso è morta spiaccicata sul muro accanto al mio letto. resta lo stesso fastidioso prurito che mi danno le tue parole. ma anche la soddisfazione di averla definitivamente schiacciata. a te, non posso schiacciarti ma posso scacciarti. prima che tu possa bere un altro po' del mio sangue. non ho risorse sufficienti per vedere in macro quel minuscolo animale contorcersi per i miei colpi. ma posso girare al contrario l'occhio elettronico che posseggo e il risultato è molto molto simile. lo stesso faccio con te. con te che non vuoi andare via. con te che voresti restare.
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