20 febbraio 2009

"è anche colpa tua se il tuo mondo è una merda"

è un mondo difficile, di santi improvvisati e martiri indolenti. di contatti senza fili, musiche senza note e libri senza parole. è un mondo di "senza". un governo senza opposizione, una morte senza vita, una scuola senza cultura, un lavoro senza sicurezza, una comunicazione senza voce, amicizie senza contatti fisici, amori senza sentimenti, un futuro senza stabilità, una corsa senza meta. bisogna procedere fidandosi dei sensi, ad occhi chiusi. abbiamo provato a fidarci degli altri e puntualmente siamo rimasti delusi. è anche un mondo senza fiducia. siamo democraticamente abbandonati a noi stessi. amiamo le nostre piccole cose e questo ci basta. alle grandi cose abbiamo rinunciato già da tempo. ci abbiamo rinunciato ai tempi delle nostre piccole rivoluzioni da liceo. quando abbiamo capito che saremmo comunque rimasti gli unici a cercare di portare avanti qualcosa. quando eravamo in dieci a dormire sul linoleum della palestra e gli altri trecento erano al caldo nei loro letti. ci abbiamo rinunicato quando abbiamo capito che non valeva la pena sbattersi per loro. quando abbiamo capito che noi, presi uno per uno, eravamo più importanti di tutti gli altri messi assieme. e siamo rimasti senza compassione, senza fiducia nel prossimo, senza la voglia di promuovere la vita sociale. ancora una volta senza qualcosa. ci è rimasta la consapevolezza che abbiamo perso e sempre perderemo, ogni volta che dovremo contare su qualcuno diverso da noi. ci eravamo fidati di un partito nuovo e innovatore e come tutti gli altri ci ha deluso. ci eravamo fidati della libertà di stampa e poi se scrivi ti sparano e nessuno sa niente. ci eravamo fidati dei sex pistols e si sono venduti. ci eravamo fidati di lindo ferretti e adesso è un conservatore cristiano. ci stiamo fidando del cambiamento americano ma aspettiamo solo il momento in cui ci deluda. ci è rimasto solo il fidarci di noi stessi. ci è rimasta solo la singola appartenenza. e tu che mi dicevi di essere troppo individualista. l'individualista ha un pregio: non ha la presunzione di elevarsi a rappresentante di nessuno se non di se stesso, non ha la presunzione di dire "seguitemi". non deluderà mai nessuno perchè di nessuno vuole la fiducia. all'individualista manca l'ipocrisia della parola. gli è rimasta solo la parola di disprezzo. ma è un mondo difficile anche per lui. e per quanto possa fargli schifo, ne fa parte anche lui. che è anche per te se il tuo paese è una merda.

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