29 luglio 2010
NELL'IMPOSSIBILITA' DI SMETTERE OLTRE IL PIACERE
io te e l'alba. tutto il resto è stato spazzato via dalle parole che non avremmo dovuto dire. che vadano pure a farsi fottere Berlino Parigi e Milano. dici che più cinico di me soltanto dio. tutte le occasioni disperse e i lavori di merda che non vediamo l'ora di lasciare. ci hanno raggiunti anche qui. i centri commerciali, la coca, i turisti inglesi e le loro parole peggiori. quando ogni respiro è un miracolo e ce ne accorgiamo solo quando stiamo soffocando. ogni nostro piccolo gesto è una lotta per la sopravvivenza in questo paradiso spietato. accorgersi di non avere più vent'anni è un po' come morire una prima volta. questa vita sfigurata e i doppi turni. il tempo che non basta mai per consumarci abbastanza. quando è troppo tardi per scopare che tu devi andare a lavorare e ritorni che io devo andare a lavorare. tanto poi tu parti e io non avrò mai tempo per inseguirti. resteremo io e l'alba. senza di te. l'essenza di te in fondo a mille bicchieri. l'assenza come presenza costante in questa vita dislocata altrove. almeno ti resterà di che scrivere, dici. quando io preferirei restare senza parole.
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Resterà l'alba. Sensa di me.
RispondiEliminalei se n'è già annata.
Dal cuore ripete una voce :godiamoci l'inferno!
io te e l'alba... spesso insieme si è soli in due, e le parole non servono ad un cazzo...e di parole non se ne hanno mai abbastanza...
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